Il matrimonio ebraico: tradizione e nuovi trend
30 novembre 2021
Il rito del matrimonio ebraico è estremamente affascinante perché ricco di simbologie che rimandano alle antiche tradizioni di questo popolo. Sia dal punto di vista emotivo che di immagine, il matrimonio ebraico è gioioso e suggestivo e riesce a donare agli sposi e alle loro famiglie una forte emozione. Come tutte le funzioni codificate dal tempo e dalla religione, lo schema del matrimonio ebraico è piuttosto definito ma sempre personalizzabile secondo il gusto degli sposi. Scopriamo quali sono le tradizioni irrinunciabili per celebrare questo rito e come è possibile organizzarlo al meglio.
I tempi del rito ebraico: come scegliere la data
Il matrimonio ebraico è scandito da tempi diversi e ben definiti. Prima di tutto, occorre fare un po’ di attenzione alla scelta delle date: è vietato celebrare la funzione durante lo Shabbat, cioè dalla sera del venerdì alla sera del sabato, nonché durante le feste religiose di altro tipo. Lo stesso discorso vale per le
pubblicazioni, che in quei giorni specifici non possono essere affisse. Anche i tempi del rito vero e proprio sono ben scanditi, in un susseguirsi di piccole fasi cerimoniali simboliche delle quali parleremo meglio più avanti. Il concetto è che il matrimonio ebraico è complesso e tanti momenti, tutti dello stesso valore, concorrono a creare la cerimonia e la festa.
I luoghi del rito ebraico: libertà di scelta per la location perfetta
Per quanto riguarda i luoghi della celebrazione, a differenza del rito cristiano che deve essere celebrato in chiesa, il rito ebraico può svolgersi anche in
luoghi privati, con la presenza di un rabbino. Ecco perché molte coppie scelgono di celebrare il loro
matrimonio all'aperto,
in spazi che trovano particolarmente significativi per la natura che li circonda. La possibilità di sposarsi religiosamente in luoghi non consacrati apre alle coppie di religione ebraica diverse possibilità di
personalizzazione del loro evento.
Irrinunciabile, nel luogo prescelto per la festa, è
il tradizionale baldacchino nuziale (Chuppàh), il quale poggia su quattro pali e sta a simboleggiare la nuova casa, la nuova famiglia che si va costruendo. Il baldacchino può essere in tessuto bianco, rosso o bordato d’oro e possono essere presenti anche decori floreali simili a quelli del bouquet della sposa.
Come si svolge il rito del matrimonio ebraico
Il rituale ebraico ricostruisce, in ogni sua celebrazione, l’unione di Adamo ed Eva, i primi uomini, e assicura la continuità del popolo che si riconosce in questa tradizione anno dopo anno, secolo dopo secolo. Se il significato di questo rito è così potente, è naturale che per arrivare al “sì” finale ci vorrà una perfetta
preparazione degli sposi. Questa comprende:
- La richiesta di matrimonio all'Ufficio Rabbinico e i corsi prematrimoniali della comunità ebraica.
- La lettura da parte dei genitori degli sposi di specifici passi della Torah il sabato precedente il matrimonio.
- Il bagno rituale della sposa (Tevilà) in acqua di fonte, che simboleggia la sua rinascita a nuova vita.
La
cerimonia matrimoniale
si compone di una serie di momenti di grande significato e bellezza:
- Un corteo nuziale che giunga sul luogo della celebrazione.
- La lettura, da parte del rabbino, del contratto matrimoniale che conterrà obblighi e promesse degli sposi e la pronuncia di sette benedizioni. Il documento sarà firmato dagli sposi.
- Dopo la firma, il corteo matrimoniale giunge sotto il baldacchino nuziale dove si celebrano il rito degli anelli e il rito del vino. A differenza del matrimonio di altre religioni, nel rito ebraico gli innamorati non si scambiano doni a vicenda, ma è solo lo sposo a donare un anello alla propria futura moglie. Il rito del vino si svolge facendo bere ripetutamente agli sposi del vino da uno stesso calice. Dopo altre benedizioni impartite dall'officiante il bicchiere, ormai vuoto, verrà definitivamente gettato a terra e rotto con il piede dallo sposo. Questo gesto rievoca e ricorda la distruzione del tempo di Gerusalemme e la diaspora ebraica.
- Dopo il rito del vino può cominciare il banchetto nuziale!
Il ricevimento: festa nuziale tradizionale e tocco moderno
Anche se sul ricevimento e la festa gli sposi di religione ebraica hanno molta libertà di scelta e personalizzazione, è molto bello
mantenere alcuni aspetti della tradizione anche nel ricevimento di nozze, e non solo nella cerimonia: tra le usanze più belle, la consumazione della
Challah (treccia di pane) che simboleggia l’unione delle famiglie e la
Hora, danza nella quale gli sposi vengono sollevati da parenti e amici e “fatti danzare” sulle proprie sedie. Se in famiglia si è mantenuto il piacere delle danze tradizionali, iniziare con queste pratiche antiche per spostarsi poi su un repertorio di musica e danza più moderno non è una stonatura, ma
un connubio efficace tra gusto personale e amore per la tradizione.